Dodici brani di cantautorato vero, credibile e intenso, nel rispetto della nostra migliore tradizione.
A Chi Ride Per Primo è il titolo del nuovo album di Alessandro Zanetti, appassionato cantautore classe '86 che aveva esordito ufficialmente nel 2014 con il disco Dulcis In Fundo.
In questo nuovo lavoro, arrivato dopo sette anni di attesa, sono presenti dodici tracce che ricostruiscono il percorso di ricerca stilistica e musicale, nonché di crescita personale, che lo ha accompagnato per tutto questo tempo. E come si fa a non apprezzare la scelta di iniziare il disco con un brano come "L'altalena alla fine del mondo"? Un opening magistrale, di vero cantautorato, antipasto perfetto di sonorità evocative di anni '70 ma anche di pop contemporaneo, tra un Battisti e un Fossati ma con le atmosfere rarefatte del primo Bon Iver. E si va avanti con "Trasporti Eccezionali" ed altri ricordi di cantautorato storico, con la melodia suggestiva di "Le cose che non passano" e i suoi echi di pop squisitamente italiano, tra i Dalla e i Graziani, ma con tanto Niccolò Fabi e del miglior Venditti dentro il concetto stesso di canzoni.
Zanetti ci regala dodici brani di cantautorato maturo e costruito negli anni, con tantissimi elementi che ci spingono a definirlo vero, credibile, intenso. L'impegno negli arrangiamenti e lo spessore della scrittura sono la punta di diamante di un album che merita decisamente più di un ascolto distratto.
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La recensione A CHI RIDE PER PRIMO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-06 12:27:23
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