Let Your Garden Sleep In di Sterbus è l'armonia delle melodie
Se c'è una cosa dove proprio non difetta per nulla Let Your Garden Sleep In di Sterbus è nella costruzione delle melodie. Per verificare questa mia affermazione vi basterà ascoltare la traccia numero due di questo disco, ovvero Stalking Heads. Qui infatti Emanuele Sterbini e Giovanna Dominique Damiana D’Avanzo daranno il meglio di loro stessi in fatto di realizzare una melodia di rock easy-listengin funzionale e ben arrangiata, con qualche guizzo, specialmente dal punto di vista strumentale. Tanto è vero che alcuni arrangiamenti, anche molto ricercati, possono sorprendere anche l'ascoltare più smaliziato. E questo è certamente un "punto in più" per l'artista romano che, occorre però citarlo, non è che sia esente da critiche.
Già perché, in special modo nell'ascolto del disco, la sensazione di sorpresa e le trovate da "far saltare sulla poltrona" calano sensibilmente e anzi la chiusura dell'album è, almeno a mio modo di ascoltare e vedere, in netto calo rispetto all'ottimo inizio.
Quindi Let Your Garden Sleep In è un lavoro sicuramente buono, con sonorità interessanti ma che alla lunga non convince appieno proprio perché dopo la seconda parte la sensazione di "già visto, già ascoltato" prende sempre maggiormente piede nel fruitore, specie se si tratta di un fruitore occasionale e quindi senza una conoscenza pregressa di tutta la carriera, l'esimia carriera, di Sterbus.
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La recensione Let Your Garden Sleep In di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-14 08:15:45
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