Cinque brani di sano alternative-rock duro a morire.
Basterebbe il giro di basso di "Nella nebbia", brano d'apertura dell'omonimo ep d'esordio dei Nemea, per rintracciare facilmente il dna di questa interessante band campana. Poche note e si parte per un viaggio a ritroso negli anni '90, in un universo parallelo a metà strada tra Catartica dei Marlene Kuntz e un'altra manciata di dischi che ancora oggi si consumano che è un piacere.
Lo stile alla Godano, le chitarre che giocano su riff e distorsioni caratterizzano "Mogadiscio", con una spolverata di Ministri che non fa mai male all'anima di chi è particolarmente felice di notare come anche la band milanese vada raccogliendo i frutti (meritati) del proprio lavoro. Non mancano i momenti più soft ("Solo insieme a me", "Intro Muse") ma il disco si chiude con l'esplosiva "Cattività", che spinge ancora forte sul basso chiudendo il cerchio così come si era aperto.
Il quartetto napoletano ci regala un debutto interessante, orientandosi tra varie influenze provando a renderle proprie. La strada da fare è lunga ma questi cinque brani partono con il piede giusto.
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La recensione Nemea di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-17 22:13:58
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