L'EP del rapper romano è orecchiabile e divertente, ma non aggiunge nulla di nuovo
Ince è un giovane rapper romano capace: flow in linea con lo stile di oggi, tono alto e squillante mentre lancia sul beat barre che hanno tutto il corredo d’ordinanza di slang, sostanze, spirito di gang, misoginia, goliardia, un buon senso della melodia che aiuta alcuni hook a rimanere in testa. È quello che rende piacevole in qualche modo significativo un ascolto che per il resto non dice niente di nuovo rispetto alle tantissime uscite rap/trap degli ultimi anni: non dal punto di vista dei testi, che propongono la solita gamma di argomenti, con qualche intuizione simpatica (Loca, una specie di La mia ragazza mena edizione 2021) e varie soluzioni abbastanza stantie, né dal punto di vista delle produzioni e della vibe generale dei testi. Si passa dall’obbligatorio pezzo latin/reggaeton alla traccia con sonorità drill e a quella con qualche spunto r&b. Fa eccezione il crossover della title track Prodigio, un inizio con la cazzimma che ci aveva fatto sperare in un EP con pietanze un po’ diverse dai soliti menù, e che forse è una base da cui si potrebbe lavorare per il futuro. L’alternativa è provare ad investire in un prodotto con un sound più scintillante e impeccabile, per recuperare in perfezione formale quello che manca in originalità. Ma ci piace di più sperare in un percorso personale che provi a dire qualcosa di nuovo in più.
---
La recensione Prodigio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-04 17:08:43
COMMENTI