Un album di ricordi quasi registrato sottovoce, in bilico tra ricordo e rimpianto.
La potenza del ricordo e dell'oblio: questo il campo di azione di Niccolò Bosio per un instant album di dieci canzoni tra ricordi d'infanzia, di primi amori, di prime case ed esperienze che compongono il romanzo di formazione di una persona. In questo percorso, Bosio non si rinchiude soltanto nel personalismo e nell'autobiografia, ma affronta anche i ricordi di svariati personaggi, come l'ereditiera non più giovanissima di Di Te.
Completamente autoprodotto e quasi completamente acustico, in alcuni punti sembra quasi registrato sottovoce per non disturbare i vicini, e questo finisce per sminuire la vocalità, volutamente imperfetta e mediosa, ma soprattutto per distrarre dalle storie raccontate, che invece incuriosiscono e riescono in qualche modo a trovare propri riflessi nei ricordi – appunto – di ognuno, come quando in Domopack si analizza l'amore maturo nascosto tra i gesti della quotidianità, e se questo brano e Ci Penso Sai con la loro veste cantautorale precisa e canonica, Atlante e Disgraziato danno un assaggio di cosa sarebbe potuto essere questo disco con una produzione più contemporanea, non per inseguire le mode, quanto per puntare la giusta luce su queste storie, per poi trovare la sintesi giusta proprio nella delicata traccia di chiusura Ambiguità.
In bilico tra ricordo e rimpianto, senza lasciare spazio ai rimorsi, le dieci tracce di Io non ricordo – da notare che sulla copertina la frase completa è una più esplicativa Io non ricordo un cazzo – contrastano "la catastrofe mondiale, la globalizzazione" e la velocità implacabile della contemporaneità con il tempo fissato come in fotografia, ingiallito, ma a cui rivolgersi per una maggiore comprensione di sè stessi.
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La recensione Io Non Ricordo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-17 23:11:22
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