Undici tracce sognanti e vaporose che affondano le loro radici nella malinconia e nell'inquietudine.
Unspoken Words è il titolo del sesto lavoro in studio di Lebenswelt, progetto solista di Giampaolo Loffredo nato nel 2003 in seguito allo scioglimento dei Joy Of Grief. A partire dal quel momento, il sound dell'artista ha iniziato a prendere una direzione completamente diversa, puntando tutto sulle atmosfere slow-core e su una serie di tendenze post rock rarefatte e malinconiche.
Non fanno eccezione queste nuove undici tracce che si dissolvono in una nebbia sonora che evoca suggestioni anni '90, rendendo il cantautorato di Loffredo sognante e vaporoso: ne sono un esempio le melodie eteree di "Keep on dancing" e quelle morbide e affascinanti di brani come "That Day". Come se fosse un ibrido a metà strada fra gli Slint e i Beach House che incontrano Mark Kozelek, Lebenswelt procede nel suo percorso di istantanee intime e profonde, costruendo traccia dopo traccia un universo sonoro sempre più irrazionale, tendente al cosmico. Loffredo è abile nell'aprire gli orizzonti musicali e coglierne le impressioni più sottili, arrivando a comporre brani osmotici: la splendida "Gone" si lega perfettamente con la successiva "Come Back Again", mentre la title-track irrompe con tutta la sua inquietudine a destabilizzare ancora una volta i nostri animi già parecchio tormentati ma inermi, cristallizzati nelle atmosfere albeggianti e sospese di questo splendido Unspoken Words.
Sublime.
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La recensione Unspoken Words di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-15 09:02:20
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