Sette brani in inglese. La passione c'è, ma per i prossimi progetti servono un po' di lavoro e una scelta
L'abruzzese Andrea Pimpini ha una passione musicale e, con questo sentimento sincero, ha approcciato il suo album I'll Stay by the Window, formato da sette brani in inglese sulla via del pop classico. Purtroppo la passione non basta quasi mai da sola. Servono anche conoscenze tecniche, strumentazione, creatività e un pizzico di fortuna che non guasta. Per tutti questi motivi spesso la nascita delle canzoni avviene grazie alla collaborazione tra più professionisti. Insomma, la condivisione delle proprie idee con altre persone non è quasi mai un passo falso.
Così in questo disco l'incisione, la produzione e l'interpretazione risultano migliorabili in diversi punti. In particolare sui toni più alti di brani come That Memory, che racconta i ricordi di un viaggio in Islanda, Merciless Killer e Good People Die c'è un po' di lavoro da fare. Inoltre i testi anglofoni suonano a tratti elementari e ripetitivi, anche laddove hanno tutta l'intenzione di esprimere messaggi profondi (Sitting on the Clouds, I'll Stay by the Window).
Per i prossimi progetti, quindi, chiedere consigli a un produttore e confrontarsi con altri autori potrebbero essere buone soluzioni. Infine occorre forse fare una scelta: seguire il solco del pop puro, anche nell'interpretazione, oppure tentare una strada in stile Andrea Bocelli. La seconda opzione richiederebbe un grande lavoro di studio.
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La recensione I'll Stay by the Window di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-17 16:11:05
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