Calcare le scene di una città morta per dare un nome al groove e far sentire ancora donne le donne. Certo una missione difficile, che richiede stile, temperamento, carisma. Che richiede tempo e preparazione. Sudore. Ma quando si ha dalla propria il funk, quando i groove acidi diventano densi ed ustionanti, quando lo swing assume sostanza, tutto è possibile.
Questa è la storia che vogliono raccontarci i trenta minuti dell'omonimo esordio dei Vertical, che dopo anni di esibizioni live nei contesti più disparati condensano la loro esperienza in un digipack realizzato con cura, sia nel packaging davvero piacente, sia nei contenuti, ben suonati e ben fissati sul supporto argenteo. Ed i risultati confermano la bontà della proposta portata avanti in tutto questo tempo: ritmo, swing, tiro, melodie ben giocate, hammond, sax, basso, insomma un piacere. Sentirsi padroni, entrare di taglio, scivolare sicuri. La strada è giusta, le premesse ci sono, hanno dinamite, speriamo la usino.
Per chi ama le atmosfere seventies, per chi ascolta rare grooves e Link Quartet. Smokin'.
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La recensione Vertical di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-10-09 00:00:00
COMMENTI (4)
al Rivolta...
thanx man...keep on funk!!!!
P.S dove si suona a ve-mestre??
che fighi, che fighi fate battere il piedino di brutto, complimenti:]:]
che stile..
chi fosse interessato giovedì sera ore 22.00 al micca club di Roma, vertical concerto live!!!
miccaclub.com