Mondo onirico e realtà si incontrano (e congiungono) nel nuovo disco di Turzio. Il matrimonio è felice, spianando la strada a ulteriori release dell'artista di stanza a Firenze.
Scrivere canzoni per proiettarsi altrove: è questa la spinta creativa che porta Turzio a comporre brani e pubblicarli attraverso le sue prime release ufficiali. A seguito di un extended play datato 2020, l'anno di recente concluso è stato foriero di “Tra le braccia di Morfeo”, proposta discografica più corposa distribuita attraverso Believe Digital.
Sono sei le canzoni a comporre l'ascolto complessivo, per un EP che il diretto interessato dedica a “quelli che si addormentano stanchi per aver sognato molto”. È infatti concreto, ai timpani, il continuo oscillare fra mondo onirico e realtà, con tutti i pregi e le difficoltà di quest'ultima, esorcizzata mediante il potere quasi traumaturgico dei sogni: le narrazioni pop e autoriali di Tuzio percorrono stanze che riverberano suoni analogici, per una produzione che nel complesso dimostra di avere buon mordente e immediata riconoscibilità.
Il carisma evidenziato dagli snodi della tracklist permette di avere sentori concreti riguardo la bontà di questo lavoro, con la convizione che si possa orientare la bussola verso ulteriori sviluppi, in linea con quanto apprezzato stavolta: l'autore di stanza a Firenze è maturo nel registro espressivo adottato, sa cosa dire (e come farlo) e non c'è nessun ostacolo a frapporlo da altre canzoni. Vogliamo sentire altri racconti di questo tipo.
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La recensione Tra le braccia di Morfeo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-01-17 05:30:15
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