Gli E.X.P. si erano fatti conoscere circa quattro anni fa per un'ottima uscita come "Panchamama", album che aveva ottenuto ottimi consensi di critica nella scena stoner mondiale, per la freschezza delle composizioni e l'energia che le canzoni recuperavano direttamente dai loro idoli nei primi anni '70, come Black Sabbath, Blue Cheer ed MC5.
Molto Rumorosi ed energici piuttosto che psichedelici, con questo piccolo EP di due tracce, poco più di 9 minuti di musica, si distaccano lievemente dal rock/blues canonico cercando di "modernizzarsi" creando, in parte un rock monolitico e paranoico, per altro sperimentando nuove soluzioni acustiche, sempre molto legate al periodo psichedelico di fine anni '60. Questa evoluzione è data anche dal recente inserimento di un nuovo strumentista (il quale aveva gia partecipato alla registrazione di una serie di session nel 2005) al comando di disturbi radio e theremin, che spostano il suono del gruppo verso territori più psichedelici, rumoristici e free form.
Le due tracce rappresentano due parti di un unico brano.
La prima parte, "Retinal Circus" è un muro di feedback e chitarre iperdistorte, che avanzano lente sopra un tappeto di disturbi, una specie di loop continuo, come se il pezzo non partisse mai; un feeling paranoico fatto di voci gravi e rumori impazziti.
Lentamente il rumore si dissolve e lascia spazio ad un atmosfera completamente diversa, pacata e armoniosa (con tanto di uccellini in festa): Aerolite; gli E.X.P. entrano in un campo nuovo che nei precedenti dischi non si trova così netto, proponendo una ballata acustica, dai toni pop, con una linea vocale accattivante e un piacevolissimo assolo riverberato in coda.
L'EP promette molto sugli sviluppi del gruppo e, nonostante la sua brevità, lascia ancora molto da sperare sul fatto che la prossima uscita sarà ancora una volta un ottimo disco di stoner rock, non banale, alla faccia di chi crede che per suonarlo serva il deserto!
---
La recensione Retinal Radio #4 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-05-25 00:00:00
COMMENTI