I Marlene Kuntz firmano le musiche originali del film “Io sono Vera” e trasportano l’ascoltatore nell’enigmatico universo umano dei suoi personaggi
Una provincia ligure, dagli odori intrisi dell’umidità del mare, e il deserto cileno, in cui le stelle rifulgono come fiammelle al buio, fanno da sfondo alle vicende di una ragazzina scomparsa e di un uomo clinicamente morto. Si tratta dell’inizio di “Io sono Vera”, il film di Beniamino Catena, uscito nelle sale il 17 febbraio, che parla di un mondo quasi soprannaturale, immerso in un realismo magico, dove i protagonisti vivono sospesi tra la vita e la morte, alla ricerca di una connessione con l’imperscrutabile mistero dell’esistenza. Le musiche originali del lungometraggio, potenti, quasi scabre, conducono negli angoli bui di questo enigmatico universo umano e sono firmate dai Marlene Kuntz. Il linguaggio sonoro è essenziale e stratificato al tempo stesso, ardito in alcuni passaggi, in altri più sperimentale ed etereo, quasi a voler cogliere l’aura spettrale e mistica dei personaggi del film; l’uso di synth foschi, di chitarre dolorose, e di armonie cinematiche, lo rendono profondamente magnetico. I Marlene si sono presi il giusto tempo e hanno realizzato una colonna sonora in cui visione musicale e cinematografica entrano in relazione perfetta.
“Il fiato dell’universo” ha un tocco lieve, e conduce nell’orbita di un pianeta oscuro. I suoni sembrano voler offrire un modo per contenere l’inesprimibile. “Armonie”, quasi come una catarsi emotiva, ricerca un punto vago di universo in cui sentirsi parte del Tutto. E l’ascolto procede attraverso sonorità riflessive, introspettive. “Suoni dal mistero” arriva come un respiro silenzioso; il suono è avvolgente, sottilmente inquieto, e si fa più oscuro e chirurgico in “Desert” e in “Inquietudine”, dove pulsano ritmi leggeri. Una tiepida coperta sonora, dentro cui avvolgersi quando tutto fa paura, è “Il cuore di Vera”. A seguire, istantanee luminose, malinconiche e morbide, entrano in circolo con “Raggi di luce” e “Una soffice malinconia”.
Con oltre trent’anni di carriera alle spalle e decine di album, i Marlene Kuntz, tra i musicisti italiani più importanti in circolazione, realizzano un’opera al servizio del cinema e della bellezza. La colonna sonora di “Io sono Vera” è un scontro di luce ed ombra, tra pace e tormenti dell’anima, pronta a trasportare l’ascoltatore nella vacua immensità dell’universo o del deserto che negano l’orizzonte alla vista, ma non la speranza.
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La recensione Io sono Vera di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-02-18 19:14:00
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