Otto tracce fingerstyle capaci di farsi canticchiare, con l'obiettivo di rendere semplice e sognante la musica strumentale
Il bello di Dreaming, il primo disco di Marco Giovanni Ferrario, è che mantiene ciò che promette: un disco fingerstyle, ben suonato, che contiene otto tracce sognanti, come dice il titolo. L’album è registrato nello home studio dell’autore e chitarrista, ma il mix e il master di Alberto Ziliotto non fanno minimamente sentire la mancanza di studi o budget più altri: i suoni sono caldi e avvolgenti, così come gli armonici brillano per chiarezza e colore.
Nonostante il fingerstyle sia una tecnica di chitarrismo molto poco pop, lontana dalle pennate da falò, e più vicino allo studio tecnico anche della fisica dello strumento a sei corde, i brani scorrono leggeri, lasciando addirittura qualche frammento melodico da canticchiare – Aria di primavera su tutte – tanto da dare la piacevole impressione di essere un album di cover acustiche di hit radiofoniche che abbiamo già ascoltato chissà quante volte.
Verrebbe quasi da chiedersi che potenziale avrebbero avuto queste composizioni se trasformate in forma canzone, con un testo, un arrangiamento completo, per la complessità di scrittura che si portano dentro. E, nonostante questo, sono semplicissime da ascoltare, con l’obiettivo dichiarato di essere apprezzate anche da non musicisti, da un pubblico meno avvezzo alla musica strumentale. E si, è bello immaginare quelle canzoni, è bello sognarle.
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La recensione Dreaming di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-24 21:41:02
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