Gli Atta Bengala propongono un interessante concept articolato tra alternative rock, new wave e world music
‘Quinta Stagione’ è il primo full lenght degli Atta Bengala, terzetto lombardo autore di una formula che attinge tanto all’hard rock ‘70s con qualche inflessione sabbathiana, quanto agli umori new wave e alla ieraticità del neo folk più contaminato con sensibilità musicali non occidentali. Il tutto disposto in una fisionomia che, per darne una connotazione più contemporanea, potremmo tranquillamente definire alternative rock, senz’altro familiare ma con una personalità ben definita e caratteristica.
All’identità generale delle nove tracce contribuisce molto la veste melodica cucita da Camilla Grassi alle chitarre, con fraseggi semplici e d’impatto, ma soprattutto dietro al microfono. Il buon lavoro della sezione ritmica, dell’interazione basso/batteria e del discreto contorno di effettistica e tastiere viene coronato da linee vocali suggestive ed efficaci che, evitando performance troppo tecniche o pulite e andando spesso in sintonia ai lick di chitarra, riescono a giostrarsi tra atmosfere eteree e sacrali, visceralità elettrica e orecchiabilità. Il discorso musicale viene quindi declinato passando attraverso brani rock compatti, sciamanesimo elettronico (Notte), desert blues (Sette Verità), jam mantrico/psichedeliche (Rumore), lirismo new wave (Fulmine Bianco ha quasi delle vibrazioni da Litfiba di 17 Re). Chiude il cerchio un filo rosso, o forse nero, che passa attraverso i versi dell’album, raccontando con un buon uso di vocabolario e immagini diversi aspetti del rapporto tra umanità e morte, la quinta stagione.
Nove tracce che sono un ottimo esempio di come ricombinare input classici con semplicità e personalità, prestando anche orecchio a qualche tendenza contemporanea. Su tutte, quell’ambizione post-world music che è ancora poco presente nelle produzioni rock ma sta animando lavori come l’ultimo dei Messa, con cui il disco in questione ha più di qualche punto di contatto.
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La recensione Quinta Stagione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-31 11:56:44
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