il Body Arcobaleni 2022 - Rock, Alternativo, Punk rock

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Il quarto album per il Body, tra testi senza filtri, sarcasmo che non risparmia nessuno e sound punk graffiante.

Irriverente, ironico, così aggressivo da non risparmiare nessuno in questa società che sembra cadere a pezzi come non mai: è questa la prima impressione che si ha durante l’ascolto del nuovo lavoro del progetto lombardo il Body.

Il nome, Arcobaleni, crea un evidente paradosso rispetto a quello che è in realtà il contenuto, che di certo di luminoso e piacevole ha ben poco, sembrando invece nato dopo aver assorbito tutta l’oscurità e lo sporco presenti intorno a sé.

Il sound del disco è in linea con tutti i lavori precedenti del gruppo, tra punk, metal, hard rock accompagnato da un cantato in scream nella maggior parte dei pezzi.
La sfrontatezza dei titoli fa solo intuire l’assurdità e la rabbia contenute poi nelle canzoni, come in Lasciate stare Lindo Ferretti e Bill Gates of Hell.

All’interno del disco troviamo anche la cover di Shock In My Town del compianto Battiato, in cui viene mantenuta l’atmosfera inquieta dell’originale, rimodellata ed estremizzata anche attraverso graffianti riff per essere in linea con il resto dei pezzi della band.

In Arcobaleni il gruppo riesce a mantenere vivo il suo sarcasmo, la voglia di gridare e la totale noncuranza per la correttezza, tratti distintivi già nei primi lavori, proseguendo per la loro strada di chitarre, critiche e parole così tanto fuori posto da apparire, alla fine di tutto, comunque giuste, senza particolari abbellimenti e slogan accattivanti. In fondo, come dicono anche loro, il punk è per la gente normale e loro sono più normali degli altri.

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La recensione Arcobaleni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-06 18:31:00

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