Il debutto del power trio è un classico album hard rock/alternative in italiano con qualche dettaglio inconsueto
L’omonimo debutto del power trio Fantasmi dal Futuro è un album di hard rock moderno con sostanziose venature alternative, in cui le linee vocali e l’italiano aiutano a delineare quell’approccio alla melodia tipico del rock nostrano, senza smorzare alcune incursioni in territori più scuri e minacciosi. Sono i momenti migliori del lotto di canzoni, in cui invece di tentare la strada della melodia anthemica o del singalong si inseguono serpeggianti melodie dal sapore mediorientale, sulla scia di quel sound heavy anni ‘90 a cui appartengono, tra gli altri, alcuni episodi del black album dei Metallica, e che ci ricordiamo anche nei lavori dei Vaio Aspis, da cui provengono due terzi dei Fantasmi.
Nell’economia generale dell’album, c’è comunque un buon equilibrio tra i vari momenti e un’idea chiara del suono ricercato; un suono con delle radici ben riconoscibili e tutt’altro che nuovo, ma che nella declinazione del trio riesce a trovare una sua personalità definita, anche con qualche particolare segno distintivo: stupisce trovare in più di qualche brano dosi abbastanza massicce di autotune. Forse una scelta estetica di disumanizzazione, un gancio verso linguaggi musicali moderni, sicuramente un sostegno utile alle melodie. Ma anche il rischio di mettere una fastidiosa patina artificiosa su un rock, per il resto, crudo e sincero, e che proprio attraverso la voce ci racconta anche una certa attenzione per i testi, soprattutto nei momenti più introspettivi se non in quelli di a critica sociale o nei proclami di insurrezione (Io non voglio, Resistere), che lasciano il tempo che trovano pur stando a loro agio nel contesto generale.
---
La recensione Fantasmi dal Futuro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-03-19 17:02:40
COMMENTI