Un disco emozionante
Per me l'esordio di Toso con Microbi si avvicina, in modo "preoccupante", al titolo di "esordio micidiale". La soluzione di cantautorato, molto personale e proprio, e un'elettronica sinuosa e gommosa mi è piaciuta un sacco, dandomi davvero delle vibrazioni di qualcosa ancora di inedito nel panorama della musica italiana. Pigliate, ad esempio, I lari del bosco, la mia canzone preferita del disco: questa traccia, oltre a essere arrangiata in maniera ineccepibile, getta l'ascoltatore in un'atmosfera tra l'inquietante il fiabesco, con gli echi elettronici che rimano con i rumori, giustappunto, di un bosco profondo. A me, non me ne vogliate troppo, ha ricordato l'emozione provata, nel 2001 o giù di lì, ad esplorare il bosco di lecci in Pokemon Oro e Argento: esatto, quello nel quale, dopo lunghe peripezie, appariva il leggendario, e delizioso, Celebi, signore del tempo.
Ecco: se scomodo Celebi bisogna proprio dire che il lavoro mi è piaciuto assai, anche per una verve in sede di arrangiamenti finalmente fresca, potente e che non ha paura di rischiare (basta ascoltare L'inferno o Maltempo per comprendere meglio quanto stia discendo).
Seguendo questo sentiero ve lo dico. Al netto di qualche sbavatura nella parte centrale dell'album, Toso è già oggi una voce autorevole e personale nella musica cantautoriale italiana. E magari ha già pure catturato Celebi.
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La recensione MICROBI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-11 00:00:00
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