Desert rock nato a Genova ma cittadino onorario di Palm Desert.
A otto anni dal precedente Work To Be Done, torna il power trio Temple of Deimos con Heading To Saint Reaper, cavalcata infernale di stoner rock lanciata a tutta velocità verso il cupo mietitore. Le coordinate spaziotemporali dell’album sono chiarissime: Palm Desert, California, durante la prima metà degli anni ’90. È dalle sonorità della scena stoner californiana che il lavoro dei Temple of Deimos prende le mosse, riprendendone le chitarre acide, i bassi distorti e ruvidi e unendoli a ritmiche punkeggianti per dare vita ad un’esoterica danza macabra sotto la calda luna del deserto.
Il risultato non ha nulla da invidiare ai punti di riferimento a cui si ispira. Brani come l’iniziale Deadly Lines, la rock’n’rolleggiante Elvis Aaron Stoner, Melalcoholia con la sua citazione a First It Giveth dei Queens of the Stone Age, la strumentale Yawning Girl, epilogo psichedelico e illuminante conclusione di questo viaggio desertico: ciascuno di essi riprende e rivitalizza le atmosfere dei grandi dischi stoner degli anni ’90, recuperandone e reinterpretandone idee e intuizioni allo scopo di farle suonare ancora attuali più di vent’anni dopo.
Heading To Saint Reaper è un disco valido e ben eseguito, pronto a diventare un punto di riferimento istantaneo tra gli appassionati del genere. Non resta che allacciarsi le cinture e prepararsii a viaggiare fino a Saint Reaper.
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La recensione Heading To Saint Reaper di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-29 03:29:00
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