Un eccezionale disco rock
Parte Machines, settima traccia di questo City of Ur degli Ur e uno, benché possa avere mille preconcetti e "puzze sotto il naso", non può che rimanere ammirato e stregato: è talmente elevato, infatti, il grado di assoluta perfezione, parlando di rock psichedelico, contenuto in questa traccia che non si può fare altro che rimanere ammirati. Poi, è chiaro, se la formula qui espressa per voi è troppo stantia non è che potrete ricredervi: la forza stessa degli Ur, infatti, è giustappunto il livello di tradizione e aderenza alla linea espressiva. Se però, come me, amate le cose fatte bene al di là del genere di appartenenza allora rimarrete conquistato da questo disco ispirato al folklore e alla storia mesopotamica.
Un lavoro sicuramente non per tutti, con pezzi talvolta anche molto complessi e intricati dal punto di vista degli arrangiamenti, dove l'ascoltatore non viene mai messo, troppo, a proprio agio ma subito, senza passare dal via, gettato nel pieno dell'azione. Un'azione sonica dove, senza troppi fronzoli, sono le percussioni e il rock al quadrato a dominare.
Insomma una ricetta che sa di antica, magari di già ascoltato ma sicuramente il tutto fatto con sapienza, rispetto dei maestri e della cifra stilistica, oltre che delle regole di ingaggio, diciamo così. Un disco che vi consiglio se avete piacere di fare fumare le vostre orecchie.
---
La recensione City Of Ur di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-30 08:05:01
COMMENTI