Sarà ma a me questi mi stanno simpatici assaie.
Ma si un punk rock italiano teenage riot un po’ Le Tigre etero, un po’ nippon techno, un po’ dub accendilo tu che a me vien il raspino alla gola, un po’ andiamo al cinese a mangiare la pizza con la felpa Adidas e per l’occasione mi faccio pure le treccine e mi metto il piercing fuscia. Mi sembra di ballare bossanova con le Buffalo.
Io promuovo questo fake non-sense, che comunque il sense ce l’ha eccome, suoni occhei, la squinzia poi se la urla che è un piacere, e sa fare un sacco di cosine, ah si si. E ci credo io che se n’è andata dalle Bambole, è brava.
Un cd sopresa, fatto bene, ma nel vero senso della parola, tracce eterogenee, sembra una grande parade di generi, tenendo però una salda matrice. Un lavoro compatto, e a sto giro mi piace pure l’inglese comme ci comme ça.
Una recensione a mo’ di polaroid, con uno scritto un po’ orale.
Ma mi sanno esattamente questo. Istantanee con la bocca piena.
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La recensione The Beginning di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-05-25 00:00:00
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