Phill Reynolds A Ride 2022 - Folk, Dark, Country

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Un concept album che sembra uscito da The Last of Us Part I

Non ci posso fare niente e questa recensione deve, per forza, iniziare con delle scuse: A Ride di Phill Reynolds è un ottimo disco di folk-dark che però, almeno a me, ha ricordato, tremendamente le atmosfere e le ost di The Last of Us part I. Oddio, orrore e sdegno nel mondo della musica: si parla di videogiochi in una recensione? Beh, sì se pensiamo che, giustappunto, le ost del titolo di Naughty Dog sono state realizzate da, sua maestà, Gustavo Santaolalla. Ecco, perciò, che piano piano state capendo come A Ride mi sia veramente tanto piaciuto, anche grazie a pezzi quali In The Dark che giudico veramente molto ma molto buoni.

Quello che poi mi ha sul serio impressionato del lavoro di Reynolds è che sia assolutamente consapevole: consapevole e del suo genere di appartenenza e proprio dell'intero progetto, ovvero un concept-album su un fuggiasco americano: "Come tutti i migliori concept album, A Ride scaraventa l’ascoltatore al suo interno. Cioè dentro un trip su strada, una storia immaginaria che riguarda gli ultimi tre giorni di vita di un fuggiasco statunitense, un uomo travagliato il cui passato si ripresenta a perseguitarlo. In precedenza, l’uomo era stato incarcerato per un crimine di cui poteva essere o non essere colpevole, ma non scopriremo mai la sua vera identità, quale fosse il crimine in questione o dove stia andando".

Ho voluto citare direttamente le parole dell'artista perché mi pareva importante far reggere pezzi quali Run, Run Away  World On Fire anche, per così dire, dalla parte testuale perché questo è un disco prezioso e "lento", da ascoltare con calma, pazienza e devozione. Forse nulla di (così) nuovo sotto il sole ma accidenti che bel tepore. 

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La recensione A Ride di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-17 00:00:00

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