Gli Hollow Echoes al debutto con un ep in cui ambienti cupi e influenze progressive rock si fondono grazie al carattere orchestrale che domina tutto il lavoro.
Hollow Echoes è il progetto di cinque musicisti pugliesi che tentano di condensare una visione profonda del mondo nella loro musica. Al debutto con l'ep Hollow Echoes, la band tenta di costruire uno spazio parallelo in cui la propria visione del tempo - tema centrale del disco - possa essere raccontata in tutta la sua complessità.
Caratterizzato da una composizione straniante che avvicina gli Hollow Echoes alla scena progressive rock, l'ep risulta ricco di elementi sapientemente orchestrati. If You Are Kronos (You Suck Young Blood) è l'espressione migliore di questa capacità della band. La voce di Martina Farinola viene circondata per tutta la durata del brano da un'orchestra di strumenti che si intrecciano e che danno vita a una composizione armonica avvolgente.
Tra tutti gli strumenti che collaborano al fine di creare questo ambiente cupo e ipnotico spicca la chitarra solista, i cui virtuosismi - che non nascondono un grande debito all'influenza del jazz - si ritrovano soprattutto in Counting the Days e So Many Hours. In parallelo basso elettrico e batteria fondando una base ritmica convincente e dalle tonalità scure e profonde in grado di reggere gli strumenti che danno vita alla melodia dei brani.
Un tocco di originalità è dato dalla diffusa presenza di sintetizzatori e pianoforti, che assegnano all'intero lavoro una serie di sfumature aggiuntive. A partire dalla presenza sinfonica con cui questi strumenti arricchiscono le tracce, è grazie a questi dettagli che il progetto Hollow Echoes può essere accostato a brani come Bring Me to Life degli Evanescence, la cui influenza segna tutto l'ep.
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La recensione Hollow Echoes (EP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-01 16:34:15
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