Tobjah riprende sonorità dal passato per mescolare un'elettronica fumosa al cantautorato. Chitarra, voce ed effetti sono le componenti da cui nasce un'originale commistione di generi e di influenze: La via di un pellegrino
Tobia Poltronieri è Tobjah, cantautore che si trova a navigare nel mondo della musica ormai da tempo, avendo collaborato con svariati artisti nel corso degli anni. Nel 2018 il cambio di passo. Esce Casa, finalmente, suo primo album da solista, che dà l'avvio al percorso che lo porta a pubblicare La via di un pellegrino, l'ultimo lavoro uscito per Tega Records.
Fondendo cantautorato, psichedelica e dub Tobjah costruisce il proprio genere musicale. Partendo da un'ossatura acustica composta da chitarra e da una voce soffusa, che avvolge chi ascolta in un clima intimo, il cantautore veronese scarta immediatamente il disegno di un progetto semplicemente cantautoriale per lasciare la parola a tutte le influenze che lo hanno contagiato durante la sua ormai lunga carriera. L'elettronica irrompe con forza nei suoi brani, che pur mantengono salda la propria identità.
Il risultato che ne esce è quello di brani trascinanti, psichedelici, che non disdegnano la sperimentazione più inusuale. A colpire sono soprattutto gli effetti che vengono applicati sulla voce, come accade in Nuova stagione, brano in cui, a mettere in risalto il testo del ritornello, è la voce dello stesso cantante a cui viene applicato un pitch corrector per alzarne la tonalità, offrendo un effetto straniante. Tutto questo poggia su una ritmica riverberata e minimale, dando l'impressione della profondità spaziale di una band che sta suonando dal vivo.
A fare da eco a un progetto di questo tipo sembrano esserci i Talking Heads, le cui sperimentazioni, a tratti, si avvicinano a quelle che si sentono nella Via di un pellegrino. Ancora più marcata però, sembra essere il legame che lega Tobjah a John Lennon, soprattutto a tracce come Gimme Some Truth. Dagli anni '70 e '80 sembra infatti giungere il progetto, ma non solo a una ripresa di stili che hanno fatto la storia si limita.
Con l'aggiunta di dettagli elettronici Tobjah riesce a proporsi come creatore di un clima originale. Non si parla qui di sintetizzatori ingombranti, che si pongono in primo piano, ma di vere e proprie sfumature di effettistica mai troppo ingombranti, con cui si forma un disco ricco e delicato.
---
La recensione La via di un pellegrino di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-29 23:02:02
COMMENTI