TAUT TAUT 2022 - Cantautoriale, Sperimentale, Indie

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Dal Friuli arriva una visione altra del pop, con i TAUT che formalizzano un esordio discografico lontani dalle tendenze del momento

Esperienze trasversali a fare da sfondo alla formazione dei TAUT, band triestina che pesca da trascorsi eterogenei per edificare una propria, e personale, via del suono: col sovraggiungere dell'estate, arriva la prima prova discografica omonima, realizzata in totale indipendenza.

Sono nove le canzoni che Alice Micol Moro, Fabio Santarossa e Valentina Soligo hanno realizzato per posizionarsi sulla mappa geografica della scena indipendente: i contorni segnati dai generi musicali sono molto sfumati, e su una matrice sostanzialmente pop si ramificano molteplici incursioni che spaziano dall'elettronica a ventate più cupe, senza riunciare a episodi che strizzano l'occhio al passato. Piacevole notare, in tale contesto, anche un certo animo blues restituito più dalle sensazioni emotive che da precisi crismi d'esecuzione performativa: è un incedere oscuro nell'animo, a tratti solenne, che contribuisce a formalizzare un esordio discografico che tutto si può definire tranne che scontato.

Merito ai TAUT nell'aver preso una strada originale, propria, inedita e veramente sperimentale: in mezzo a una savana di esercizi di stile e copie carbone, dal Friuli giunge una confortante visione altra rispetto a quanto sia recentemente sulla cresta dell'onda. L'auspicio è che tali passi inaugurali possano risolversi in sviluppi ancora più convincenti e che sappiano coinvolgere frange sempre più ampie di ascoltatori.

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La recensione TAUT di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-22 00:00:00

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