L’esordio di ceneri, cinque tracce pop intime e sussurrate dove si intrecciano ricordi, emozioni vivide e quotidianità.
Fragilità perse in un tempo che continua a scorrere inesorabile, giorni passati che riaffiorano, frasi e parole che sembrano rubate da qualche conversazione nata nel cuore della notte: Nello spazio che resta, disco d’esordio di ceneri, classe 2000, è un racconto avvolgente di sensazioni catturate tra i ricordi.
Questa completa immersione all’interno dei testi è per l’artista possibile anche grazie alle sonorità omogenee dei cinque brani che compongono l’EP, con alla produzione i B-CROMA. Un pop elettronico, minimale ed elegante, dal ritmo esplosivo soprattutto nei ritornelli. Le strofe, infatti, sono caratterizzate da un andamento lento, misurato, ipnotico, come se ogni sillaba avesse il bisogno di conquistare il suo spazio prima di abbandonarsi alla musica.
Il cantato di ceneri sussurrato ma intenso, è presente già dal primo brano, Fragile, un flusso di coscienza dove le insicurezze si rivelano, tra cambiamenti solo apparenti ed instabilità.
L’EP appare come un magazzino di emozioni, storie, discorsi, quotidianità ed immagini nostalgiche, elementi che riescono a fluire dentro tutti i pezzi. Tra i più interessanti troviamo Notturno, una riflessione rubata alla notte: la forma intima riesce a passare attraverso la musica, ed il confine tra passato e presente, ricordi e realtà, diventa quasi impercettibile.
La personalità dell’artista, la sua attitudine, riescono a concretizzarsi in un esordio che affascina soprattutto per la sua forza espressiva, amplificata dal sound pop che riesce a sostenere alla perfezione la sua voce; alla fine, ceneri non sembra essersi accontentata solo dello spazio rimasto, ma se l’è preso tutto.
---
La recensione Nello spazio che resta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-13 20:34:00
COMMENTI