Il secondo capitolo della saga latino/mediterranea del chitarrista piemontese
A proposito di ‘Wind Rose’ del chitarrista piemontese Fabrizio Prando, qualche tempo fa, dicevamo che in un eventuale seguito ci sarebbe piaciuto vedere approfondito l’aspetto più “cinematografico“ di quell’interessante miscela di suoni mediterranei e sudamericani, e ‘Calipso Island’ ci ha accontentato almeno in parte, ma in maniera imprevista: il secondo capitolo di questa saga dall’animo marinaresco disegna a tinte pastello blu, indaco e rossastre paesaggi onirici abitati da creature curiose che si raccontano attraverso la voce della chitarra di Fabrizio, arrangiata insieme a fisarmonica, flicorno e percussioni.
Pirati di fiume, vampiri, ninfe, esseri di un mondo scomparso e nascosto, per forza di cose abitati da una malinconia che Fabrizio incanala durante un periodo solitario con il lockdown e alla luce di un lutto personale. E però creature che danzano al ritmo di tango, swing, valzer, flamenco. Non fatevi ingannare dal titolo, qui calipso non è la musica caraibica ma la ninfa omerica, nella sua isola ammantata da una coltre di sogni; anzi, rispetto al precedente ‘Wind Rose’ i ritmi latini fanno un passo indietro, e quel che ne rimane interagisce con frammenti di “musica alta“ della vecchia Europa, elementi classici, atmosfere medievali. Su tutto, la chitarra elegante e appassionata di Fabrizio, a fare da filo conduttore per un album forse meno immediato del precedente ma dotato di una personalità enigmatica e affascinante, che conferma ancora una volta le qualità del giovane chitarrista piemontese.
---
La recensione Calipso Island di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-08-20 18:13:24
COMMENTI