Vi siete mai chiesti se alcuni brani cantati in Italiano o in Inglese avrebbero avuto un sapore diverso? Questo è il dubbio che mi attanaglia con i Lef. Mi è capitato di incontrare estremisti radicali che sostengono che i gruppi italiani debbano cantare in lingua propria, e democratici senza preconcetti che lasciano libertà decisionale alla band. In una società mixed oriented dai facili inglesismi, dove Ipod e ok sono termini accettati anche dall’Accademia della Crusca, io penso che la lingua sia solo un mezzo di comunicazione e che nella musica la cosa più importante è che le parole si sposino armoniosamente con il sound. E’ questa alchimia a generare un flusso di sensazioni che giunge all’orecchio e al cuore di chi ascolta. La lingua italiana non ha la declinazione musicale facile, ed è una nota dolente di questo disco. Un’altra scelta difficile è quella di proporre oggi “Canto e Disincanto”, dal momento che il rock italiano (quello dei primi anni ’90) era già un tentativo complicato di reinventarsi il college rock in versione nostrana, ed è passato ancora poco tempo per parlare di gusto vintage. I fedelissimi del genere apprezzeranno il purismo nelle melodie e negli arrangiamenti di “Flusso di coscienza", con la chitarra rock’n’roll che regala piccole chicche e il climax raggiunto con il ritornello in inglese (casualità o scelta migliore rispetto all’italiano? Sono perplessa). "Dimensione X" è più pop oriented, e ricorda certe atmosfere soavi degli inglesi Kula Shaker, forse tra i quattro è il brano che preferisco per stile e originalità, pur non aggiungendo niente di innovativo. La sensazione è che ciò che passa in secondo piano con i Lef, siano proprio le parole in lingua nostrana, forse perché ancora non c’è la giusta alchimia. Esordiscono con la Toast Records, scelta decisamente appropriata per il genere che propongono; la speranza è che dopo questo minidisco, che rimane comunque un dignitoso biglietto da visita, il gruppo si metta al lavoro per trovare la formula magica.
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La recensione Canto e Disincanto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-02-20 00:00:00
COMMENTI (3)
Dear Lenny,
bisogna avere rispetto delle opinioni altrui anche se queste non ci dovessero piacere.
La Tilena ha espresso un giudizio che è, sicuramente, il frutto della sua onestà intellettuale e ti assicuro che questo non è poco.
Il confronto onesto è vitale ;-).
Grazie comunque per aver letto la rece.
Donato LEF
(Messaggio editato da donald il 21/02/2007 15:31:54)
rivendico una percentuale per l'utilizzazione della parola disincanto... :[
che recensione di merda
chissene importa deelle storie sulla lingua italiana.
ma dove lavete presa questa al mercato delle banane secche? [: