Dal microscopico al macroscopico, Ferranti indaga la propria interiorità per poi passare al mondo esterno, in un’analisi critica della società attuale
“Beata la terra che non ha bisogno di Eroi”, recitava Bertolt Brecht. E, di eroi, il nostro mondo ne vanta fin troppi. Questa la considerazione alla base del nuovo disco di Ricky Ferranti. Fuori dal 15 giugno, Nuovi eroi raccoglie tutti i brani usciti da fine 2020 ad oggi, aggiungendo in chiusura, la toccante cover di E ti vengo a cercare di Franco Battiato.
Dal microscopico al macroscopico, Ferranti indaga la propria interiorità per poi passare al mondo esterno, in un’analisi critica della società attuale, svolta lasciando messaggi sospesi all’ascoltatore, tra metafore e ironia. Rispetto ai lavori precedenti qui è il rock della chitarra è protagonista assoluto, senza rinunciare, tuttavia, a quella vena folk, tipica di Ferrantini, il quale ci regala una voce intesa, che sa di grido e di protesta.
Il disco, composto da sette tracce, è un susseguirsi di brani molto diversi tra loro: sound ritmati e cadenzati si fanno spazio tra melodie più lente e distese, come in È quasi sera, raccontando l’artista, la società e la sua musica.
Ma chi sono i “nuovi eroi” della nostra epoca? Gli eroi tratteggiati dal cantautore piacentino sono tutte quelle persone comuni che quotidianamente mettono in dubbio il parere di professionisti ed esperti, vestendo i panni di virologi, geopolitici, critici musicali e tuttologi da salotto televisivo. Nella title track, Ferrantini ripercorre le grandi conquiste di scienziati e filosofi del passato, paragonandoli alla falsità e all’ignoranza di “nuovi eroi, nuovi dei, nuovi Galileo”, sulle note di una country ballad coinvolgente e subito orecchiabile. Non mancano citazioni dotte come quella tratta dai Dialoghi di Platone o di Tesla (“La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità") che impreziosiscono il brano.
I testi non risultano per nulla banali. Tra le tematiche affrontate, particolare attenzione è dedicata a quella ecologica e al conseguente impatto dell’uomo sul pianeta. Nel brano Non farmi la guerra, infatti, l’artista immagina di rappresentare la voce di una natura martoriata. Vestito di maggior leggerezza (da non intendersi come superficialità!) è il brano Mica così male, capace di strappare un sorriso già dai primi secondi di ascolto, grazie alla critica in chiave ironica della società moderna, divenuta una sorta di bolla preconfezionata e omologata. La ballad in apertura, Spigoli del cuore, invece, ci accompagna dolcemente in una riflessione molto più intima e introspettiva.
Ricky Ferranti coi suoi Nuovi eroi conduce un tentativo di smuovere le coscienze, invitandoci, tra invettive appassionate e colpi di chitarra, a non lasciarci sedurre dalle illusioni del nostro vivere, imperosonate da ignoranza, mainstream e consumismo.
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La recensione Nuovi eroi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-08 12:44:00
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