Una realtà sonora sfaccettata e profonda
Son Of Abyss di Abisso, al di là di farmi venire in mente, com'è naturale che sia uno dei personaggi più iconici di The Boys, mi ha donato davvero forti emozioni durante l'ascolto. Infatti l'intreccio sonoro, contraddistinto da suoni profondi e sconfinati, grumosi e neri come il buio dell'oceano ha avuto in me un fortissimo fascino che credo e penso possa essere allargato a una platea molto più vasta. Pezzi quali Malik, al netto che sia tracce complesse e stratificate, mettono bene in vista le doti di Abisso: ovvero un artista che si autoproduce un disco del genere, con una cura, un'attenzione e, per così dire, un amore infinito verso i propri suoni; merce rara al giorno d'oggi
"Intensità sonora, emozionale e visiva in grado di trasportare lo spettatore, in una realtà artistica multi-sfaccettata". Messo giù così, Son Of Abyss è, comprensibilmente, un lavoro non per tutti, dove i pezzi sono complessi e ricchi di sfaccettature e necessitano, per forza di cose, di una dose di attenzione superiore rispetto a tanti altri "percorsi sonici" disponibili oggi sul mercato.
Eppure, magari partendo da Fragile investire un po' di tempo su Abisso potrebbe rivelarsi realmente una gran scelta dal vostro punto di vista: scoprire un artista del suo calibro beh, è sempre una grande avventura anche se, per compierla, bisogna sprofondare nei baratri oceanici ambient-dark.
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La recensione Son Of Abyss di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-11 08:16:01
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