Un disco di sfumature pop e atmosfere elettro-vintage che consacrano l'itinerario artistico di una band in forma smagliante.
Terzo lavoro in studio per Lo Straniero, band piemontese che aveva esordito nel 2016 con l'omonimo album uscito per La Tempesta Dischi. Sei anni dopo (e con qualche riconoscimento in più alle spalle) arrivano questi dieci brani inediti a certificare la maturità artistica di una band che ancora nuota a fatica nel mare magnum dell'underground italiano.
Quello de Lo Straniero è un indie-pop che pesca a piene mani dall'elettronica e dalla canzone d'autore, muovendosi attraverso sentieri che incrociano gli anni '80 e il pop moderno. Il costante dialogo tra voce maschile e femminile dà ai brani quel tocco di retrò che ricorda vagamente i Baustelle e i Sick Tamburo. E così si passa dalla forma canzone più classica come "Milano-Sanremo" ai ritmi spigliati e irrefrenabili di "Area di Rigore", in un viaggio musicale che parte dai Krisma e arriva ai Coma Cose. Ma basta un attimo per fare un tuffo nei '90, lasciandosi avvolgere dalle atmosfere di "Punto di energia" e dai suoi rimandi al trip-hop di Portishead e Massive Attack. Gli spunti elettro-pop trovano il loro culmine in "Soundvillage", brano in cui tornano tranquillamente a galla immaginari di una scena italiana quasi dimenticata.
Falli a Pezzi! è un disco di conferma ma anche di rinnovamento, un deciso passo avanti verso l'appropriazione di un'identità artistica sempre più definita e riconoscibile. Sensuale e crudele.
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La recensione Falli a pezzi! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-22 09:00:06
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