Pur essendo evidenti i richiami a Fossati, Paolo Conte e Vinicio Capossela, Niccolò Zancan e Diego Lisfera, al loro secondo album, mi hanno piacevolmente colpito. Scrivono i testi e le musiche, suonano e, verosimilmente, narrano storie autobiografiche:ascoltnre il loro disco è stato un pò come leggere una raccolta di poesie di un poeta ubriaco e in lotta con il mondo ma dotato di grande sensibilità. Zancan e Lisfera me li immagino in un caffè letterario francese o in un pianobar italiano perché dai testi emergono quei tormentati stati d' ammo che spesso hanno saputo descrivere i cantautori come Fossati, De Gregori o De Andrò utilizzando toni dimessi e misurati. Loro stessi non negano di averli come punti di riferimento nè sostengono di essere originali (del resto chi lo è nella musica anni 90?). Da citare la incalzante "Signora televisione", la cupa "Nel mio deserto" e l'avvolgente "Io come te". Se vi ritrovate nei territori musicali citati avvcinatevi alla raffinata rielaborazione (spesso con l'elettronica) della canzone d'autore ad opera di Zancan e Lisfera.
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La recensione Zerochimera di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-02-26 00:00:00
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