Paolo Schiamazzi Aiutante magico 2022 - Pop

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Paolo Schiamazzi mette a nudo sé stesso e la sua musica in un disco davvero bello

Paolo Schiamazzi ha fatto uscire un nuovo album dal titolo Aiutante magico. Un percorso lungo poco più di un quarto d'ora in un mondo che sembra fantasy, tra l'epica del viaggio dell'eroe del Signore degli Anelli di Tolkien e il perdersi nel mondo onirico e assurdo di Lewis Carroll e della sua Alice nel paese delle meraviglie.

L'album ha una copertina fatta a mano che ricorda i dischi progressive rock degli anni Settanta, ma anche i libri per bambini in cui è illustrato un adattamento personale di Arthur and the Strange Mantle di Aubrey Beardsley. È insieme dolce e inquietante, psichedelica e tradizionale. Esattamente come la sua musica.

Stavolta le composizioni di Paolo Schiamazzi non cercano lo scontro neanche con l'ascoltatore meno avvezzo al rumore, sono invece appunti, visioni, acquerelli di una mente assorta in un prato, tra la natura, i ricordi e le nuove consapevolezze, l'amore e le sue sfumature, descritte con parole che sembrano del tutto fuori dalla realtà ma che, ad un secondo e terzo ascolto, sono davvero azzeccate.

Il disco inizia con un manifesto d'intenti: Ti vedo meglio, una canzone di consapevolezza con il piano e il clavicembalo in cui perdersi. La Luna rinnova la gioia nel guardare il satellite misterioso che a volte sembra di poterlo toccare, Bravo inizia con la chitarra e sembra una filastrocca dedicata al cane, Lucertolina già si capisce dal titolo di cosa parla ed è adorabile quando dice "Le zampe per arrampicarsi e verticalizzare il desiderio del sole".

L'aria è un lento anni Sessanta ed è il pezzo più lungo del disco coi suoi due minuti e quarantacinque. Un pezzo di liberazione a cui seguono I fiori e Le cose, due pezzi beat lo-fi. Ali di mosca torna allo stile folk allucinato, Pellicola è un racconto brevissimo che non dura neanche un minuto ma che fa un volo pindarico sui ricordi da conservare, e su altre mille cose. Chiude l'album Nel retro della mia testa, quarantuno secondi di magia pura, una canzone d'amore spogliata di tutto ciò che potrebbe suonare banale.

Paolo Schiamazzi nel suo nuovo disco Aiutante magico mette a nudo sé stesso e il suo mondo fragile, sospeso su ali leggerissime eppure denso di significati che vanno oltre le parole. Per raggiungere il suo obiettivo, ha anche spogliato la sua musica degli eccessi, l'ha resa barocca senza appesantirla, per darci un quarto d'ora di serenità. Potrebbe sembrare poco, ma è un gran regalo.
 

 

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La recensione Aiutante magico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-15 15:12:00

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