Rick DopeS I N E S T E S I A2022 - Rock, Industrial, Alternativo

S I N E S T E S I Aprecedenteprecedente

La sinestesia di Rick Dope si muove tra industrial alla NIN e nu metal

L’industrial rock è passato di moda da un po’, ma se trent’anni fa sembrava un suono dal futuro, oggi riesce spesso a suonare quantomeno ancora sul pezzo. Ragioni di estetica connaturata al genere, il mancato rinnovamento della nostra idea di futuro, o forse più semplicemente per quella capacità del genere di pescare sempre da quello che succede nei vari mondi che tocca tangenzialmente.

'Sinestesia' di Rick Dope è un ottimo esempio, a cominciare dal fatto che buona parte delle tracce arrivano da un lavoro omonimo di qualche anno fa. Si tratta di canzoni nate e cresciute sicuramente nel segno dei Nine Inch Nails, soprattutto quelli di inizio anni 2000; le chitarre distorte che salgono e scendono sul manico con quel suono inconfondibile, la voce sensuale ed affilata, gli inserti elettronici. Anche, e forse è più importante rispetto alle parentele sonore, la costruzione delle canzoni intorno ad un accumulo di tensione che può sciogliersi, piuma o fero, tanto in scoppi di cattiveria quanto in distensioni melodiche e arrangiamenti elettronici dolci.

Allo stesso tempo, ed è qui che alla fine il piatto diventa più saporito, in questi 20 minuti e rotti ci sono una serie di cose che in un lavoro di Reznor non sarebbero mai entrati. A partire da una decisa influenza nu metal nel cantato, nei suoni, nella produzione, che a sua volta è la testa di ponte per arrivare a lambire altri territori: quelli più vicini al metal (The Abyss), dove growl e riffoni si prendono il loro spazio, o quelli dove attraverso elettronica e rap si arriva a produzioni dalle leggere tonalità trap (L T). ‘Sinestesia’ è, in fondo, un lavoro testosteronico, che vira una parte della sensualità morbosa dell’industrial alla Nine Inch Nails verso i territori un po’ più muscolari di certa musica pesante americana. La cosa potrebbe non piacere a qualcuno, ma tutto sommato il mix delle due cose è quello che riesce molto bene a Rick Dope e gli permette di confezionare un album con pochi punti deboli (la title-track, strano esperimento strumentale dai toni hard rock) e una buona gamma di suoni e atmosfere con cui giocare.

---
La recensione S I N E S T E S I A di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-08-27 12:59:27

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia