Dodici brani di rock alternativo vecchio stampo, sulla scia di una scena underground che ha fatto la storia.
Gravità è il titolo del primo album in studio dei Conodombra, band toscana nata nel 2019 e con un EP di cinque brani all'attivo uscito nel 2020. In questo nuovo lavoro il quartetto di Lucca ci propone una tracklist di dodici brani che sintetizzano l'idea musicale della band, che guarda ad un rock anni '80 con chiare impronte new-wave.
Già dall'ascolto della traccia d'apertura "La cura", emerge una connessione fortissima con il sound di un paio di band che hanno fatto la storia del genere in Italia, ovvero Diaframma e Litfiba. "Calda vita che respira" e "Delta 9" è un misto di atmosfere che guardano al mondo del grunge e al dark, con l'eco di Fiumani e Pelù sempre ben definito: melodia sulla strofa e distorsioni che entrano nel ritornello, uno schema molto classico che dialoga con le linee di un basso molto attivo e dominante nella struttura dei brani.
Quello che colpisce è la durata delle tracce, spesso sopra i cinque minuti, scelta che non rende sempre fluido l'ascolto generando una ripetitività che poteva essere evitata con qualche "taglio" in più. Non ci sono infatti molte variazioni sul tema, semmai la band si spinge spesso verso territori quasi prog e atmosfere anni '90 che richiamano band come A Perfect Circle e Tool ("Evaporazione Mentale") ma senza allontanarsi mai troppo dalla radice new-wave di riferimento. Questa scelta, alla lunga, rischia di rendere noioso un disco con brani che presi singolarmente sono davvero ottimi nel loro sound potente e vintage.
Gravità è un disco pesante, certamente non per tutti, concepito e suonato con l'idea di un disco vecchio stampo che andrebbe assorbito e consumato nel tempo. Difficile proporlo alle nuove generazioni di ascoltatori seriali di playlist, molto più abbordabile per gli amanti di una scena alternativa ormai scomparsa ma sempre osannata. I Conodombra si presentano comunque molto bene, una band interessante che, con i dovuti aggiustamenti, può di certo dire la sua in un panorama rock underground da tempo assopito.
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La recensione GRAVITA’ di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-07-26 08:58:39
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