Un giro interspaziale alla ricerca di speranze future
Viaggiare nello spazio rientra in un grande topos letterario e cinematografico sfruttato alla grande durante il Novecento. Offre continue possibilità di rinnovamento narrativo e fondamentali risvolti politici spesso celati dietro vicende extraterrestri. Quello inscenato da Marco Ferazzi nel suo ultimo singolo è un viaggio nello spazio volto a ritrovare una serenità perduta nel frastuono della vita contemporanea. Un invito a trovare un nuovo pianeta, probabilmente anche a seguito dei disastri ambientali che stanno iniziando a vessare il nostro.
La costellazione delle Pleiadi dà il nome al singolo e segna il limite oltre il quale si dovrebbe andare, per trovare ciò di cui il nostro "io cosmonauta" avrebbe bisogno per nutrire speranze per il futuro, forse mai così traballante. Lo stile di Ferazzi flirta coi tipici manierismi pacati di Samuele Bersani, ma le soluzioni liriche tendono ad avvicinarlo ai modi di Cremonini. Il gioco funziona, il vestito è pulito, e prima dello special si può sentire in lontananza uno stralcio di countdown di bowiana memoria. Manca a tratti un po' di raffinatezza poetica, quel guizzo particolare che pare essere sempre dietro l'angolo e che avrebbe oscurato alcune pigrizie da luogo comune della seconda strofa.
Giocando in anticipo sull'album del suo autore Pleiadi apre bene la pista a quelli che saranno gli ulteriori giri di ispezioni tra gli astri che l'esploratore Ferazzi intraprenderà.
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La recensione Pleiadi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-08-25 19:20:53
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