Dalle schiere di seguaci dei Verdena, esce fuori questo ottimo esordio stoner/alternative
Sono pochi i gruppi del nuovo millennio che in Italia hanno fatto scuola come i Verdena, sarà perché quella miscela di alternative, grunge e stoner è una delle formule più originali prodotte da queste parti, o forse anche perché di musica a nome del trio di Bergamo ne esce decisamente troppo poca. I corregionali ‘Abissi’ da Milano, si sarà capito, rientrano a pieno diritto nelle folte (ma neanche foltissime) schiere degli adepti dei Verdena: ad un ascoltatore, metti, greco, probabilmente questo esordio suonerebbe come un disco di personalità; a questa latitudini, sembrerà sicuramente un disco derivativo dei Verdena (e per la proprietà transitiva di quello da cui pescano loro) nel suono, nella scrittura. Sono i riff, i lick di chitarra, ma soprattutto quel tono peculiare, indolente, eccentrico, allucinato, che si riflette nell’immaginario surreale di titoli come Il Mago di Ox o Grunge Buddha, parenti alla lontana di personaggi verdeniani come il dottor Huxley o Isacco nucleare.
Forse è proprio il debito di immaginario surreale e citazionista l’elemento che sottrae più freschezza e personalità al debutto di ‘Abissi’. Perché invece la musica, sì, è già sentita ma è un già sentito ben congegnato ed eseguito, in un campo in cui, per gli amanti di questo suono, ci sono ancora sterminate praterie muoversi liberamente. Per esempio quelle dello stoner acidissimo di Il Mago di Ox, con i suoi chitarroni quasi alla Matt Pike, quelle dove riff incattiviti e melodie italiane si incontrano e ballano in equilibrio (Demoni). Con queste capacità compositive, c’è sicuramente tanto che si può fare per ritagliarsi un profilo più personale e iniziare davvero a parlare la propria lingua.
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La recensione Oltre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-25 00:00:00
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