Una tentata schicchera nervosa e contratta
Giovanissima età, una foga hip-hop invidiabile e 105 secondi per provare a dimostrare il meglio. Questa è la sfida di ErSaint e del producer Gianc nel loro nuovo singolo Enchanté, una tentata schicchera nervosa e contratta, scandita con un gran ritmo e legittimi manierismi di genere.
Funziona alla grande il gioco violento inscenato da parole e musica, che provano, a tratti anche fin troppo, a far la gara del più forte, con colpi sonori o continue rime di dissing al famoso "voi" che ossessiona il mondo del rap emergente. Contro l'ormai comica razza dei rapper di zona, contro le stronzette che gli hanno dato del "finocchio 2003", ErSaint si affanna nel breve tempo del singolo in un incontro di pugilato dove i pugni sono scenici e belli da guardare, anche se in qualche occasione paiono tiri a vuoto.
Si sente un bisogno di scrivere barre a ruota, mentre quello di rivalsa può sembrare ad ora solo una maschera letteraria, ma forse questo aspetto ci si chiarirà in futuro. Quello che riesce a salvare il pezzo è la chiusa, fulminea e inaspettata, soprattutto ironica. "Mi son rotto il cazzo/Ora chiudo la track", sembra una paraculata, un modo per buttarla in caciara per mancanza di idee, ma potrebbe essere anche sintomo di intraprendenza sopra la media, così come un modo di prendersi beatamente poco sul serio.
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La recensione Enchanté di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-28 12:17:09
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