Un disco istintivo e senza troppi filtri, non semplice da digerire
Per approcciare a un album si apre con le parole "Mi sono rotto il cazzo di suonare" occorre innanzitutto provare a coglierne l'ironia e la provocazione, per quanto ampiamente fuori tempo (proprio in questi giorni, ad esempio, ricorre il ventennale di "Dal lofai al cisei" di Bugo, che i coglioni se li era rotti in tempi non sospetti).
Poi bisogna prendere le misure e capire con che tipo di artista si ha a che fare: un'impresa che in questo caso genera più dubbi che certezze. "Musica per coppiette" è infatti una raccolta di canzoni piuttosto scarne, in cui la struttura compositiva è ridotta all'osso: chitarra acustica, voce e basso e un approccio diretto e per certi versi punk.
Il fatto è che Antonio Santi, in arte N'to Stina, ha con la musica un rapporto senza troppi filtri e il suo modo di porsi somiglia molto a quello che potremmo definire, per usare le sue parole “cazzeggiare con la chitarra in mano”. Questo ha senza subbio i suoi limiti: 15 brani (comprese le bonus track) fatti soltanto di accordi di chitarra e di una voce non irresistibile non sono così semplici da digerire, soprattutto perché lo stile compositivo rimane più o meno sempre uguale a se stesso.
"Musica per coppiette" può essere in questo senso un punto di partenza per mettersi in gioco e sperimentare. Mantenere uno stile istintivo va bene, ma provare a strutturare i brani in maniera più complessa potrebbe aiutarlo a crescere come artista e come compositore.
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La recensione Musica Per Coppiette di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-11 11:22:00
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