Immagina un rapper super prolifico chiuso in casa con la penna in mano durante i lockdown
Si può forse immaginare Leonard Turrini in arte Sir Oblio chiuso in casa - "In una scatola senza lasciapassare" - durante i Lockdown, con la penna in mano, quasi costretto a scrivere mentre gli cresceva dentro l'astio nei confronti delle misure anti-covid, che lui ascrive alla categoria "dittatura del Draghistan". L'album Parentesi (Memory Collection) raccoglie dieci tracce del rapper di Saronno, già noto nella sezione Recensioni di Rockit, con tanti anni di attività all'attivo e circa 45 album solo tra il 2000 e il 2015.
Sulla scorta di questa prolificità, anche in questo disco non mancano certo idee per i flow, con un linguaggio diretto e a tratti volutamente maschilista, al netto di qualche schema ripetitivo e alcuni cali di tensione. Le barre scorrono su basi adatte allo stile dell'autore, in una produzione dichiaratamente lo-fi ma comunque buona. I temi dei pezzi spaziano: ci sono riferimenti autobiografici senza peli sulla lingua (Dreamville), l'amore a suo modo (Incompleto, Soliloquio, Un tempo imperfetto), la solitudine (Cuore di cane), una curiosa ossessione libidinosa per il caffè (Illy), il presente che "fa paura" (Sovraesposto) e tutto il Giallo del mondo.
La fertile creatività è una delle frecce all'arco di Sir Oblio, si diceva, ed è sicuramente un'ottima risorsa a cui attingere. Probabilmente però, dopo la semina delle idee e degli spunti, viene il momento della selezione e della rielaborazione: nei prossimi progetti si potrebbe provare a lavorare maggiormente sulla struttura delle canzoni, limando le strofe fino alla perfezione e coronandole con ritornelli utili a rendere quei brani ancora più efficaci.
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La recensione Parentesi (Memory Collection) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-03 11:43:11
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