Una dichiarazione d'intenti per amanti del pop italiano e della new wave internazionale anni Ottanta.
Secondo album in studio per gli Airacomet, band attiva dai primi anni '10 e formata da Michele De Longis, Stefano Zampella, Andrea Conversano e Giulio Albanese. La formazione non pubblicava un album dal 2015 (Muroc), poi soltanto due Ep tra il 2018 e il 2021.
Le nove tracce che compongono questo Voglio di più sono chiaramente figlie del rock alternativo anni Ottanta, con le chitarre che spaziano tra la new wave e il pop-rock, con qualche sfumatura di post-punk che non guasta mai. I cinque minuti di "Vedi?" riescono a sintetizzare bene le caratteristiche sonore della band guidata magistralmente da De Longis, autore di musica e testi oltre che leader dotato di un eccellente carisma vocale. Il ritornello di "Odio il lunedì" ci riporta quasi ai fasti di band dei primi duemila, ricordando i Velvet e Il Nucleo ma con tratti sonori decisamente rinforzati. I punti di riferimento però, come già detto, vanno cercati più indietro. Come ad esempio nel Bowie citato in "Le mie mani", brano che si culla su atmosfere eteree e con la voglia di fuggire sempre in canna. Bella anche la struttura sonora su cui si regge "Il sogno", con chitarra e basso a dialogare tra loro mentre la voce si lascia accompagnare lenta e profonda.
Gli Airacomet sono una band che difende il proprio mondo, le proprie idee di musica, la strada scelta. A volte anacronistica, spesso patinata di fondamentalismo new wave. Ma siamo di fronte ad una band che tutto sommato propone un pop-rock a tratti sopra la media, di quelli che ancora si lasciano ascoltare volentieri.
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La recensione Voglio di più di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-29 07:01:39
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