Mirko Zanardi Cupio Dissolvi 2022 - Elettronica, Rock d'autore

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Un buon disco di cantautorato come se fossimo nel 1983

Ascoltando l'album di Mirko Zanardi, Cupio Dissolvi, mi sono girati in testa un sacco di riferimenti di artisti e di altri dischi appartenenti al cantautorato italiani degli anni Ottanta. Queste influenze, omaggi o "debiti artistici", chiamateli come volete, Zanardi non li nasconde mai ma anzi li mostra "in bella vista". Trovo che sua ingenuità calcolata, mi piace definirla così, sia la cosa più interessante di un lavoro buono, registrato in modo professionale e cantato con tutti i crismi ma che, quasi mai, ha quella "scintilla" da, davvero, rapirci l'attenzione. Questo rock d'autore, perciò, in canzoni come La Casa di Ghiaccio rimane sempre un po' sull'epidermide.

Eppure, questa specie di "rock cutaneo" è piacevole, ben suonato e interpretato ed è, senza ombra di dubbio, da consigliare a chi ama, con una certa visceralità la musica italiana. Specie poi per chi adora la sensazione di "nostalgia istantanea" che alcuni brani (e qui ve n'è in abbondanza) sanno dare. Insomma, tutto compreso, è un lavoro buono questo di Zanardi, derivativo come dicono quelli bravi ma che proprio da questa natura da "senno del poi" trae la sua forza e la sua ragione d'essere. Una specie di tuffo nel passato come se il 1983, in Italia, non fosse mai andato via di moda. 

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La recensione Cupio Dissolvi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-29 08:10:06

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