MASUA OCCHI CHIUSI 2022 - Rock

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Un viaggio dentro se stesso, attraverso ogni sfaccettatura, raccontando ogni sofferenza e ogni volontà di cambiare le cose. Questo è OCCHI CHIUSI!

OCCHI CHIUSI è il primo disco da solista di Masua, batterista e cantante milanese che con lo stesso nome, ma in band ha già prodotto un ep.

Si tratta di una raccolta di otto canzoni totalmente autoprodotte che si muovono nel solco del rock alternative italiano.

Musicalmente parlando abbiamo subito in evidenza una batteria carica di groove, dove le figurazioni ritmiche sui fusti vengono preferite all'utilizzo del charlie. Il suono generale di questa programmazione di batteria è pressoché inscatolata, le frequenze basse del kick sono ridotte a poco più del transiente naturale, ma poi sono tutta punta, dando così un risultato forse più sbilanciato verso certo metal anni 90. Manca il corpo e a farne le spese è la compattezza musicale. Il basso trova più facilmente spazio ma anche il suo suono è stranamente molto tagliato sulle basse, favorendo anche qui l'attacco. Il ruolo di doppiaggio di kick e rullo è comunque portato a termine con semplicità, con predilezione per ritmiche in ottavi.

Le chitarre sono ben in vista ma l'alto grado di gain delle distorsioni tende ad impastarne gli incastri e, paradossalmente a rendere meno vivide le parti in palm mute. Ad ogni modo queste chitarre sono gli strumenti che più fanno arrangiamento, ora con arpeggi ben sgranati, ora con ritmiche serrate ben appoggiate da basso e batteria.

La voce, capitolo a parte, è spesso effettata e saturata ma troppo fuori dal mix per un balance standard rock. Si sente una scollatura tra la base e questa voce overcompressa. L'intonazione è comunque buona ma manca un po' di intenzione, di attitudine rock. Sembra che ci si sia preoccupati più ad essere intonati che a comunicare un'emozione, un disagio.

I testi sono quasi totalmente ripiegati sulla prima persona, un ego che in ogni canzone dimostra di essere in qualche modo sofferente. Non ci sono personaggi, non ci sono storie ma solo stati d'animo personali, cosa che non rappresenta un difetto in senso assoluto, ma sicuramente non permette all'ascoltatore di sentirsi parte e interiorizzare l'esperienza dell'ascolto, il che alla lunga porta ad un calo fisiologico dell'attenzione e delle aspettative.

In conclusione OCCHI CHIUSI è un buon punto di partenza, una sorta di taccuino di appunti compositivi e testuali da cui partire per poi iniziare un lavoro di evoluzione da una parte e di limatura del superfluo dall'altra. Sarà importante anche imparare che un testo, perché venga recepito dai più, dev'essere "universalizzabile" e questo richiede che l'ego faccia un passo indietro per far passare avanti le sensazioni e gli stati d'animo che chiunque può ritrovarsi a provare e a capire nel profondo.

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La recensione OCCHI CHIUSI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-17 16:57:49

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