Un disco con la forza di un fulmine e il ruggito del tuono conseguente. Chitarre strabordanti, batteria e basso che sanno picchiare ma che sanno anche accarezzare testi ora aggressivi, ora delicati.
Fulmini è l'ultima fatica discografica dei ZAGREB, band veneta particolarmente prolifica e dalla massiccia attività live.
Si tratta di una raccolta di dieci canzoni in stile pop rock melodico italiano, dal tiro deciso ed energia da vendere. Il tema dell'amore è ricorrente e sviscerato da tante diverse prospettive. Contiene una collaborazione con lo "zio" del rock italiano Omar Pedrini in Resto solo io.
Musicalmente parlando e partendo dalla sezione ritmica, la batteria risulta subito essere il motore dell'intero disco che viaggia sempre su di giri e, perfettamente in griglia aggredisce il beat con piglio rock. Peccato per le alte frequenze forse esagaratamente acide che tirano fuori troppi piatti. Ottimi la cassa e il rullante che, ben compressi parallelamente rafforzano l'impatto ritmico. Il basso elettrico lavora in perfetta simbiosi con la grancassa, in perfetto stile rock e risulta bello rotondo e sufficientemente gonfio quando è pulito, aggressivo e tagliente quando la saturazione sale e arriva la distorsione.
Le chitarre sono energia pura, con un tasso di gain sempre sostenuto, sono le depositarie dell'arrangiamento armonico e produttrici seriali di riff. Il sound è più sbilanciato verso certo metal contemporaneo, con distorsioni talvolta un po' troppo zanzarose e equalizzazioni taglienti che, per quanto valorizzino le frequenze alte per bucare il mix, fanno perdere attacco e intelligibilità. Le scelte stilistiche e le figure ritmiche e armoniche risultano al passo e puntuali, con grande gusto che forse, con meno distorsione, avrebbero acquisito un po' di calore in più necessario all'espressività.
La voce, come sempre è un capitolo a parte: il timbro è subito riconoscibile e l'intonazione è ottima. Il volume è sufficiente per tenere tutto abbastanza fuori dal mix come sempre succede nei missaggi pop, al contrario di quelli puramente rock che prevedono invece una voce più dentro al mix. Questo dimostra che l'intenzione finale è quella di produrre un piacevolissimo pop melodico con testi che vengono affrontati con la giusta grinta e delle piacevolissime vibrazioni positive. La capacità di raccontare e dipingere storie è sicuramente la caratteristica più interessante di questa voce, attorno alla quale si è formato l'arrangiamento, la produzione, il disco.
In conclusione Fulmini è una botta di energia che viaggia alle stesse frequenze di qualsiasi bella canzone radiofonica e l'augurio è proprio che queste canzoni possano trovare spazio in radio. Si tratta di un lavoro maturo, il primo totalmente frutto della band e di nessun altro, quindi un'acquisizione di responsabilità che ha sicuramente aiutato a trovare la via giusta tra compromessi interni. L'ascolto risulta fluido e piacevole, con momenti anche molto adrenalinici ed altri molto riflessivi.
---
La recensione Fulmini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-17 16:08:48
COMMENTI (2)
@ZAGREBMUSIC Grazie a voi! É stato un ascolto molto piacevole!
Grazie Vannini Francesco e Rockit....onorati!