Anima nu metal, influenze rap italiane e post punk inglese nel nuovo singolo del musicista lombardo
Se è giustificato parlare di un certo ritorno del nu metal e di una certa grammatica musicale che nel decennio scorso sarebbe sembrata bollita, il nuovo singolo di D-DOC rientra pienamente in quest’ordine di idee. Il musicista lombardo, oltre a confezionare un brano a base di barre pause e chitarre distorte, si rifà proprio all’estetica musicale e alla filosofia emotiva tutta rabbia e malessere interiore di cui erano pieni i primi anni 2000 di Linkin Park, Slipknot et alii: chitarroni droppati e massicci, note taglienti, strofe masticate, interventi di cori marziali e come chiave di volta un ritornello carico di dinamica e melodia che però, saranno le scelte testuali, conserva una musicalità ‘molto italiana’ che (ci perdoni Stanis) non guasta.
Dove tanti brani revival di questo genere riportano tutto ad un’estetica contemporanea e alla struttura compatta tipica del rap di oggi, ‘Non lo sai’ supera a destra con una struttura relativamente complessa per i suoi tre minuti di durata, ricca di riff, sezioni vocali, pause e ripartenze, in cui in realtà si mescolano diverse influenze: non solo l’impronta nu metal, ma anche quella della nuova ondata di post-punk inglese, parlato e sputato in faccia, quella delle forme più recenti di rap hardcore italiano, mentre in copertina una sorta di supereroe sgangherato in stile Jim Howlett-Gorillaz sdrammatizza la rabbia del brano.
---
La recensione NON LO SAI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-24 20:57:45
COMMENTI (1)
❤️