Dalla provincia con rabbia e chitarre, quello della band di Lanciano è un esordio interessante dalle sonorità shoegaze.
Una base di rock con sfaccettature shoegaze ad arricchirla, chitarre, brani carichi di rancore ed un lucido mettersi in discussione: queste sono alcune delle caratteristiche dell’album d’esordio dei Santøspirito, Allucinante, dove la band di Lanciano è stata affiancata nella produzione artistica da Marco Di Nardo, chitarrista dei Management.
Il disco si divide tra atmosfere dense, avvolgenti, caratterizzate soprattutto da chitarre distorte, uno dei tratti distintivi e senza dubbio più interessanti per quel che riguarda le sonorità, e pezzi dal ritmo più rapido e meno riflessivo che però risultano i più deboli nella tracklist, come ad esempio Stato di trance.
La scrittura delle melodie rende il lavoro convincente già dal primo ascolto, difficile da inserire all’interno di un solo genere e con dei passaggi sonori niente affatto scontati.
La sua forza si trova nell’intesa tra gli strumenti, che riescono ad alternare momenti d’impatto caotico ad altri di apparente calma in cui anche il cantato trova uno spazio per emergere.
Per quel che riguarda i testi, la maggior parte dei brani è caratterizzata da uno stile razionale e crudo che però poco si lascia andare all’interno dell’emotività della musica. Le immagini create, in cui la provincia decadente si scontra con il resto della società, sono affascinanti, ma risultano meno coinvolgenti rispetto alla forte presa che ha la parte strumentale delle canzoni.
Tra i pezzi più convincenti troviamo Lattepiù, dalle iniziali derive anni novanta, e La Sconfitta, graffiante nel sound e nel testo, che tra disincanto e rabbia arriva fino ad un’intensa coda strumentale.
Per quanto ancora ci sia da lavorare su alcuni aspetti che devono trovare una loro dimensione specifica, come un maggiore bilanciamento tra testi e musica, Allucinante è un disco d’esordio che colpisce anche nella sua formulazione imperfetta, disincantata, distorta ed urlata. È impossibile non lasciarsi trascinare nel mondo sonoro dei Santøspirito e nella loro ipnotica visione di una provincia allucinante ed allucinata.
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La recensione Allucinante di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-15 16:59:04
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