La provincia fredda e la fame atavica: Gelocidio di BJ tra classic rap, soul e Cor Veleno
Chi viene dalla provincia ha una fame addosso che chi è nato e cresciuto nelle grandi città fatica spesso a capire. È quella fame che si trasforma in forza e spinta ad emergere, e lascia traccia in tutto quello che si fa. Quella fame che un certo rap, soprattutto della grande città, ha un po' perso, nonostante rimanga forte il tema della rivalsa sociale in tante produzioni contemporanee.
BJ, invece, quella fame la sente e la fa sentire nel suo secondo disco autoprodotto e autodistribuito: Gelocidio. Il rapper classe '96 è originario di Cuneo, provincia che di fame ne mette addosso parecchia, come tante altre del nostro Piemonte. L'album è la somma dei sentimenti sopra descritti, uniti al freddo e al grigiore delle langhe. Un lavoro che risalta, nei testi, le radici dell'artista, ma che non esita a mettere in luce anche il lato oscuro della terra d'origine.
Il tutto supportato da suoni che ci portano indietro (in senso buono). Beat che trasudano classic, dai '90, fino ai primissimi anni '10, daii brani più conscious, fino ai ruggiti di tracce come Scusami se esisto. Gelocidio è denso di spunti sonori provenienti dalla black music e dalle prime produzioni rap. Allo stesso tempo, però, ricorda anche alcuni artisti più recenti, comunque accostabili alla categoria di classico.
Ascoltando il disco, infatti, si risentono le sonorità dei Cor Veleno più funk e soul, mentre l'utilizzo e la scelta delle parole tra consonanze, doppi sensi e allitterrazioni, ricordano spesso lo stile di Enigma. Per citare solo un esempio da La Calle: "Fai una faida fai-da-te, fai te che fai soltanto scena/ tu mi fai soltanto pena, e se porti sta merda oscena/ son schiaffi sulla faccia e sono calci sulla schiena".
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La recensione GELOCIDIO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-09 14:59:00
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