Il pop strizza l'occhio al reggaeton, pe raccontare la fine di un amore come una coppa di champagne lasciata al sole
Frè è uno dalla narrazione precisa e genuina, in grado di creare con parole senza particolare valore poetico dei momenti di sincera verità lirica. Nel suo nuovo singolo Champagne al sole tutto assume un carattere di disperazione esilarante, a partire dall’immagine evocata dal titolo. Perse le bollicine lo champagne inizia ad evaporare fino a diventare un covo per zanzare. Il fastidio generato da questo “peccato mortale” è accomunato alla fine di un amore, un male di cui non si muore, ma per cui la gola si secca e il sonno scompare.
Frè inserisce questo scorrere di sensazioni, confessioni “all’amico della sera” dentro un amalgama di suoni che strizzano l’occhio a un reggaeton sobrio, quasi solamente accennato. Si ancheggia sul nostro dolore - piccolo o grande -, e ci si perde in un ritornello che non esplode, ma che fa crescere in modo graduale il coinvolgimento emotivo.
Ma ciò che dà a Champagne al sole un tocco di vera qualità è la voce dello stesso Frè. Dolce ed accomodante nelle strofe, diventa un vero e proprio urlo nel ritornello, facendosi in qualche modo collettiva, condivisa. Senza troppe strutture o complicazioni stilistiche questo pop arriva dritto e convincente al punto, parlando a gran voce senza far parlare troppo di sé.
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La recensione CHAMPAGNE AL SOLE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-27 23:29:00
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