Rock nostalgico che fonde il meglio della tradizione britannica e americana con una serie di contenuti letterari che guardano ad un Novecento ancora molto attuale.
Fishing For The Dead è il titolo del terzo album in studio di Paolo Preite, cantautore romano che ama trattare temi universali che si fondono con emozioni e idee più intime e personali.
Il disco è composto da undici tracce che rivelano le influenze più immediate del cantautore capitolino, affascinato senza dubbio dal rock anni Settanta e Ottanta. La title track che apre l'album è una citazione di Malcolm X, altro riferimento importante, che serve a trasmettere il concetto che nulla è lasciato al caso, tutto è messaggio, denuncia, protesta, grido. Tra i riferimenti più immediati troviamo ovviamente Roger Waters, ma sono ben presenti anche pillole di Bruce Springsteen, soprattutto in brani come "Hope" e "Flower In The Dark". Un misto di rock britannico e americano che si veste di un abito nostalgico e genuino, con brani come "A Star In The Sky" a trainare i momenti più autenticamente blues e con vaghi rimandi al Nick Cave degli anni Novanta. La partecipazione di Fernando Saunders, produttore e storico bassista di Joan Baez, Jeff Beck e Lou Reed, accresce il peso artistico di questo lavoro, che si conclude con la splendida "Prayer For A Friend".
Per gli appassionati di un certo cantautorato rock, Paolo Preite può rivelarsi una scoperta davvero interessante, a partire dal contenuto letterario dei brani per finire ad apprezzarne gli arrangiamenti e uno stile classico che non guasta mai.
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La recensione Fishing for the dead di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-01 08:50:00
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