Il trip hop apocalittico e ricco di sfumature del musicista napoletano è una puntata di Black Mirror in musica
Ah, il mito della televisione. Chi non ci ha pensato almeno una volta? Magari anche solo come cameo nel proprio telefilm preferito, oppure a condurre un programma tutto suo. E poi c'è Ben Romano, aka BENN, producer napoletano partito della chitarra e ora in una viva fase di esplorazione sonora, dove confluiscono punk, cloud rap, trip hop, industrial e hyperpop. La televisione da cui parte lui sembra più avvicinarsi al Videodrome di Cronenberg, o alle intuizioni di David Foster Wallace al riguardo, per disegnarne la versione più distorta e malata – e forse, proprio per questo, veritiera? – possibile. Un po' come avevano fatto i Post Nebbia in Canale paesaggi, con la differenza che qua, più che alienazione, c'è una distopia cyberpunk.
Lo si sente nella voce, ansimante mentre disegna scenari da incubo contemporaneo con cupa ironia: questo taglio satirico è una lama rovente, che colpisce il mondo dello showbiz partendo sì dalla televisione, ma finendo per coinvolgere le sue declinazioni più frammentate, con lo piccolo schermo che diventa piccolissimo e tascabile come quello di uno smartphone. BENN ci trascina lentamente con sé dentro una spirale oscura, una sorta di tetro trip hop che ci lascia inebetiti e allucinati. E da cui si esce frastornati e risvegliati al tempo stesso, con la voglia improvvisa di tirare il telefono giù per una rupe.
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La recensione Andare in TV di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-13 13:22:00
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