Un disco d'amore, una valanga di parole che potevano essere dette solo attraverso la musica. Una scatolina di piccoli racconti e di riflessioni intime e profonde.
Impermeabile è il nuovo disco di Lumache Rosse, ex duo e adesso progetto solista direttamente da Varese.
Si tratta di una raccolta di dieci brani (due intermezzi e otto canzoni) in stile pop elettronico melodico italiano. Un sound fresco e ben curato così come i testi che sono essenziali, introspettivi e intimi.
Musicalmente parlando la sezione ritmica, partendo dalla batteria si presenta con programmazioni ibride dove convivono suoni acustici e suoni elettronici, oltre a vari loops. Come il genere richiede, è tutto perfettamente in griglia, sacrificando la naturalezza di un musicista "umano" e senza dinamiche. I suoni sono ben curati, c'è un'ottima tridimensionalità espressa nel panorama stereo.
Il basso si muove sulla stessa falsa riga delle batterie e il suo ruolo resta essenzialmente quello di doppiare il kick e fare da base per l'armonia dei brani. Il suono si siede bene nell'insieme, ma il senso di pulsazione è ben reso, grazie a un buon trattamento dei transienti e dunque dell'attacco delle note che si sente sempre molto ben distinto.
Ci sono poche chitarre che fanno da accompagnamento, soprattutto suoni puliti. È bandito il concetto di solo di bravura, così come le distorsioni e in generale i riff che fanno arrangiamento. Si tratta di un suono, una macchia di colore che da un'impronta ma non definisce i contorni.
C'è un massiccio uso di emulazioni di pianoforti elettrici e keys più in generale che donano un'atmosfera molto chill e contemporaneamente più dark, più "notturna". Anche qui i suoni sono effettati, filtrati e in generale tridimensionali e ben sfruttati.
Pad, texture pad, synth e suoni sintetici vari sono presenti laddove occorre dare un cambio di passo o a sottolineare il passaggio da un modulo compositivo ad un altro, come da una strofa ad un ritornello ad esempio.
La voce è trattata come una voce a cavallo tra pop e trap, cioè ben fuori dal mix, asciutta ma molto effettata con effetti di exciter per rendere più brillanti le alte frequenze e rendere la pasta sonora penetrante. L'intonazione è sempre buona, forse a scapito del pathos impiegato nelle take, tutte abbastanza "fredde". Notevole l'effettistica, anche di cori e controcanti.
I testi sono sempre molto serrati, soprattutto nelle strofe e i ritornelli giocano molto sulla ripetitività e su una densità di metrica un po' più calma. Sono tutti testi molto ben pensati e si sente una bella vena comunicativa che forse potrebbe anche fare a meno di tante sovrastrutture strumentali e arrangiamenti o forse addirittura potrebbero rendere di più se accoppiati a una ricerca un po' più avanguardistica al livello musicale.
In conclusione Impermeabile è un ottimo disco pop, con un'ottima produzione e delle canzoni che funzionano e, soprattutto, sono orecchiabili e restano in testa. Rimane un solo limite, riscontrabile purtroppo nella maggioranza dei nuovi dischi pop contemporanei: suona come tanti altri. C'è un appiattimento della creatività che purtroppo depotenzia pesantemente la possibilità di questo disco di restare nel tempo. Al netto di questa osservazione personale, l'ascolto risulta leggero, piacevole e tutto suona al proprio posto, non c'è una nota stonata o un'equalizzazione spiazzante. Restano delle buone vibrazioni e contemporaneamente un po' di inquietudine, completata la tracklist.
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La recensione Impermeabile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-12 16:46:58
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