Il loro rock si pone in una strada intermedia tra il post-punk degli anni 80 e il rock-alternativo-indie degli anni zero, con una certa attitudine pop
Quello che salta alle orecchie ascoltando “Underground Luna” dei genovesi Moscow Club è l’impressione di fare uno o più viaggi nel tempo.
Da un punto di vista strettamente musicale infatti, il loro rock si pone in una strada intermedia tra il post-punk degli anni 80 e il rock-alternativo-indie degli anni zero, con una certa attitudine pop .
Allo stesso tempo, la cura del sound e dei testi ampia lo spettro del semplice orizzonte temporale e delle inevitabili influenze a cui la loro musica si ispira. Il loro indirizzo creativo è una questione di equilibrio e, per quanto chi scrive preferisca i suoni dinamici di “Chandra” o la forza espressiva di “Tokyo” al pop raffinato di “La verità” o di “Polvere”, la ricetta è giusta perché ben assemblata.
Col tempo forse il trio ligure sentirà bisogno di appropriarsi di un’identità più definita, ma per il momento è giusto sperimentare in direzioni diverse, purché funzionali a una crescita costante.
---
La recensione Underground Luna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-15 11:41:41
COMMENTI